2 trick per migliorare lo studio

1) Crea una routine pre-studio, meglio se di ordine e pulizia

Ad esempio, prima di iniziare la tua giornata di studio pulisci la scrivania da tutte le schifezze varie e usa un panno bagnato per togliere la polvere dalla superficie del tavolo. Dopodiché predisponi tutto il materiale necessario: libri, quaderni, computer, tablet, tutto quello che ti può servire durante lo studio. A questo punto, anche a mo’ di “conclusione” preparati qualcosa da bere (servono spunti? Brain Cocktail!).


Inserisci queste azioni all’interno di un rituale ovvero all’interno di una scaletta di azioni che ripeterai ogni giorno sempre nello stesso ordine (in giro di poco tempo l’avrai fatta tua. Tranquillo, non c’è bisogno di diventare ossessivi: piccole variazioni vanno bene).


I rituali funzionano come una sorta di riscaldamento e condizionamento facendo capire alla tua mente che è giunta l’ora di mettersi a studiare. Qualsiasi rituale sortisce questo effetto, non devi per forza di cose ritualizzare l’ordine e la pulizia. Puoi, ad esempio, creare un rituale composto da qualche minuto di respirazione lenta oppure da un piccolo circuito di stretching. 


Diciamo, però, che pulire e ordinare potrebbe esserti molto utile. Pulire la zona di studio minimizza il rischio di malesseri causati da polvere e schifezze (anche se non sei allergico un minimo di fastidio lo danno a tutti), mentre ordinare funziona un po’ come la “teoria delle finestre rotte”. Questa teoria ritiene che, se un elemento (un edifico, un auto) presenta dei segni di degrado (una finestra/finestrino rotto appunto) allora più facilmente stimolerà azioni violente e antisociali (come rubare pezzi dell’auto o vandalizzare l’intero edificio). Per estensione, se la tua scrivania assomiglia più ad una discarica che ad un luogo di studio, allora è probabile che sarai più portato ad avere un atteggiamento anti-sociale nei confronti dello studio stesso combinando poco e male.


Predisporre il materiale che ti serve prima di metterti a studiare, inoltre, evita interruzioni impreviste dove distogli l’attenzione da quello che stai facendo per concetrarti a cercare quello che ti serve. Questo spostare costantemente l’attenzione dallo studio a “ma dove ho messo la penna?” ti impedisce di concentrarti per davvero e dissipa un sacco di energie mentali.



2) Studia in blocchi di tempo.

Pianifica la tua giornata di studio in blocchi di tempo di 30-45 minuti. All’interno di ogni blocco concentrati esclusivamente su quello che stai facendo senza distrazioni (telefono e social anzitutto). Alla fine di un blocco prendi una pausa di qualche minuto e poi ricomincia con un altro blocco. Ogni 3-4 blocchi consecutivi fai una pausa più lunga dove camminare, prendere un po’ di aria e di sole, mangiare o bere qualcosa.


Forse quanto hai letto non ti sembra nuovo e, in effetti, non lo è. E’ la “tecnica del pomodoro” una tecnica di studio che aiuta la concentrazione e ottimizza gli sforzi.

Esistono molte varianti della tecnica del pomodoro anche se tutte prevedono una suddivisione in due fasi: una di studio e di elevata concentrazione e un’altra – molto più breve – dove staccare e svagarsi.


Puoi provarle tutte e adottare la strategia che ti sembra funzionare meglio. Oppure puoi creare la tua personale “tecnica del pomodoro”. L’importante è definire momenti in cui ti concentri solo sullo studio – e questi momenti non devono durare troppo a lungo altrimenti ti esaurisci – intervallati da momenti di pausa in cui ti distrai e prendi un po’ di respiro.


E’ tutto. Queste due strategie non sono le uniche esistenti utili per migliorare lo studio, ma è un inizio. Prova e, se ti va, fammi sapere come ti trovi.