A volte vedo persone che si castrano da sole il pasto libero rendendolo praticamente indistinguibile da un pasto da “dieta”. Sto parlando di chi mangia mezza pizza margherita, di chi usa dolci proteici al 0% grassi e di chi si astiene completamente dagli alcolici, nonostante li gradisca.
Non farlo: il pasto libero dev’essere simile al pasto che mangeresti in un clima di condivisione, festa e leggerezza. Quello fatto senza pensieri su grassi, carboidrati, grammi e porzioni. Già questi “paletti” dovrebbero darti un’idea su come strutturare e vivere il pasto libero e, alla fine, non è nulla di diverso rispetto a quello che facevi prima di metterti a dieta.
Tuttavia, per venirti incontro, ti propongo 5 esempi di pasto libero utili per altrettante occasioni:
In pizzeria: mozzarella fritta + pizza + torta triplo cioccolato + birra
Al ristorante: cappesante gratinate + spaghetti allo scoglio + tiramisù al limone + vino
In giro all’aperto: aperitivo alcolico con stuzzichini + piadina + granita
A casa in compagnia: tagliere di affettati + ricetta della tua tradizione (frico, risotto, gnocchi, lasagne) + biscotti preferiti (se non proprio un dolce fatto da te ma, magari, evita che preprare il pasto libero diventi un lavoro) + grappino digestivo
Da soli (ovvero quello che faccio io): spaghetti alla carrettiera da riempirci una terrina da insalata + gelato fiordilatte 30% panna con con crema di pistacchio dolce a parte + gin senza tonic
Visti gli esempi, passiamo ora alle linee guida. Per fare il pasto libero:
scegli pochi piatti/preparazioni
consuma quello che hai scelto in quantità libera
consuma il pasto in compagnia e/o in locali belli e confortevoli
nelle 12 ore successive rilassati, riposati e goditela. Lavoro, impegni e rogne dopo
That’s all.
P.S. E’ normale sentirsi appesantiti e gonfi dopo un pasto libero. Come è normale pesare un po’ di più il giorno successivo. Questi “discomfort” vanno via da soli nel giro di qualche ora o, al massimo, vanno via dopo un paio di giorni. Questi discomfort sono sempre successi anche prima che ti mettessi a dieta. La differenza sta nel fatto che ora ti concentri molto di più sulle variazioni di peso e sulle sensazioni dopo i pasti e quindi ti accorgi di ogni minima variazione “in negativo” (aumento di peso, senso di gonfiore) e ne soffri. Prima non te ne accorgevi, o forse anche sì ma, magari, istintivamente, sapevi che tutto si sarebbe risolto da solo.
Ad ogni modo, se il pasto libero è “too much” e te lo senti addosso per ore prendi gli enzimi digestivi, ti aiuteranno a risolvere il problema. Per approfondire leggi qui: ENZIMI DIGESTIVI.